Vitamina D, un lusso non per tutti…o dovremmo chiamarla “Ormone D”?

28 Apr 2020

La vitamina D è un ormone che interagisce con tutte le cellule che presentano sulla loro membrana il recettore specifico denominato VDR.

La nota Aifa 96 limita la prescrizione di Vitamina D alla prevenzione e al trattamento delle carenze di Vitamina D nei soggetti istituzionalizzati, nei soggetti con diagnosi accertata di osteoporosi o osteopatie che non possono usare i farmaci della nota 79 e alle donne in gravidanza o allattamento, in tutti questi casi indipendentemente dai livelli ematici di 25(OH) D.

La nota però sembra anche mettere un freno alla determinazione dei livelli di Vitamina D, proponendo un diagramma di flusso decisionale per la prescrizione “appropriata”. Oltretutto nella nota si legge: “…La determinazione dei livelli di 25OHD NON deve essere intesa come procedura di screening è NON è indicata obbligatoriamente in tutte le possibili categorie di rischio. …”.

Come ben si “nota” si parla tanto di PRE-VENZIONE ma si fa di tutto per allontanarsene quanto più possibile: si strombazza alla tv, ma poi si risparmia riservando la prescrizione solo ai malati conclamati, quindi la realtà è PREVENZIONE ZERO.
Vediamo in brevissimo che cosa fa la Vitamina D.

La vitamina D è un ormone che interagisce con tutte le cellule che presentano sulla loro membrana il recettore specifico denominato VDR. Questi recettori si trovano in molti tessuti sui quali la vitamina D agisce come regolatore metabolico o come stimolante la riparazione in casi di infiammazione (vedi figura 1).
I VDR sono presenti su tutte le popolazioni linfocitarie dove la vitamina D esplica una importante regolazione del sistema immunitario. Infatti:

  1. ha un ruolo fondamentale nella iniziale risposta immunitaria non-specifica verso organismi patogeni o danni tissutali;
  2. nelle cellule di Langerhans della cute (cellule dendritiche), la Vit. D attenua la presentazione dell’antigene al linfocita T;
  3. promuove la differenziazione dei linfociti T verso il Th2 piuttosto che il Th1 con conseguente minor danno tessutale dato dalla risposta immune Th1;
  4. regola i linfociti Th17 e quindi la loro produzione dI IL17 che è fondamentale per ridurre l’infiammazione e il danno tessutale nella malattia autoimmunitaria;
  5. stimola la generazione dei linfociti T-regolatori che producono l’IL10, che porta a effetti benefici nell’autoimmunità e nel rigetto dei trapianti.
    La vitamina D è indicata nel trattamento della carenza di vitamina D e calcio (vedi figura).

Bibliografia

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6. Journal of Endocrinology & Methabolism: Evaluation, treatment and prevention of Vitamin D deficiency: An Endocrine Society Clinical Practice Guideline (July 2011, 96(7):1911-1930)

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