Carissimi, questa più che altro è una lettera aperta a chi avrà la compiacenza di spendere pochi minuti del suo tempo a leggere. In questi tempi, duri per tutti, sottoscritta inclusa, mi sono sforzata di rimanere lucida il più possibile per aiutare me stessa, i miei cari e soprattutto tutte le persone che si rivolgono a me con fiducia e speranza. Per fare qualche cosa nel tentativo di non annoiarvi, vorrei però dare qualche spunto per riuscire ad affrontare nel miglior modo sia questo periodo di emergenza, sia il famoso, fra virgolette, ritorno alla normalità.
Questo virus può essere per certi versi anche usato per farci finalmente riflettere sulla nostra condizione di persone fortunate. Che cosa ha fatto la differenza fra noi che fino ad oggi siamo stati più o meno in salute e le persone che sono state colpite da questo virus?
Ognuno di noi se lo e chiesto sicuramente ma non è riuscito a darsi una risposta. Visto che una risposta sicura non ce l’ha nessuno, nemmeno i grandi virologi, provo a dare la mia.
Fin dall’inizio di tutta questa storia ho parlato con amici e colleghi, esponendo loro i miei pensieri e mi potranno essere testimoni. Siamo tutti d’accordo sul dire che persone con un sistema immunitario più in equilibrio hanno avuto la possibilità di reagire in modo corretto all’infezione. Quindi poche e semplici regole per mantenere il più possibile in ordine il nostro sistema immunitario.
Cerchiamo di metterci in testa, con grande serenità, che tutto non sarà e non dovrà essere più come prima: mi spiego meglio. Avere attenzione all’igiene della persona, soprattutto delle mani, il mantenere un distanziamento sociale opportuno, essere sempre attenti a dove si mettono mani bocca e naso, deve diventare obbligatoriamente una routine quotidiana.
Del resto che cosa ci ha insegnato nostra nonna? Basta ritornare a pensare e a vivere con i principi, pochi e sacrosanti, che ci hanno insegnato i nostri avi, per riuscire a barcamenarci nel miglior modo possibile, con saggezza, in questa brutta ma inevitabile situazione.
Meditazione, raccoglimento, preghiera. Ormai da molti anni l’organizzazione mondiale della sanità ha cambiato la definizione del concetto di salute definendo quest’ultima non più come l’assenza di malattia, ma come uno stato di benessere psico-fisico di tutta la persona. Non è un caso che il termine psico sia stato messo in prima posizione. Invito quindi chiunque, fedeli di qualsiasi religione, atei o comunque non confessionali, a trovare alcuni minuti durante la giornata in cui curare la propria mente e il proprio spirito. Questo sarà una scoperta meravigliosa di salute e di equilibrio interiore, imprescindibile per una vita lunga e serena (i centenari non spariranno certo dopo l’epidemia, quindi perché non provare ad essere uno di loro?).
Amare è l’ultimo punto, ma non per importanza. Per importanza è il primo, il più difficile forse da mettere in pratica. L’amore è la forza più grande che nuove l’universo, i pianeti, le stelle le galassie, l’amore muove le persone e muove i cuori. E quindi amate, amate con sincerità e con tutto il vostro potere, rivolgete il vostro amore verso tutto ciò che c’è di bello e di buono nella vostra vita. amate e vi tornerà indietro il più grande tesoro del mondo, l’elisir dell’immortalità.
Forse vi aspettavate qualcosa di diverso ma non importa. Questo è quello che voglio donarvi, se vi piacerà approfondire insieme a me queste semplici regole, ne sarò estremamente felice. Ho molte sorprese in serbo per chi vorrà iniziare un percorso di amore di rispetto verso se stesso e sarà bello condividerle con voi.
Buon NUOVO INIZIO.